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RICEVIAMO, 09-11-2007
dal Sig. Zaccheo Nencioni

 

A proposito dell'artico di Dante Pastorelli sul poco rev. don Santoro che scrive allo Spirito Santo.

       Imbattutomi per caso in un suo articolo in rete mi trovo a ringraziarla, in ritardo per le sue parole.

 

      È davvero strano e paradossale che un ateo, quale si proclama di essere il sig. Zaccheo Nencioni, pretenda di discutere di religione: è una contraddizione in termini. La sua ironia non ci tocca e, ubbidienti all'invito virgiliano, potremmo non ci curar di lui, ma guardar e passar.
Tuttavia non vogliamo sottrarci al dibattito: se il sig. ci scrive, noi gli rispondiamo. Premettiamo però che non ci è sufficientemente chiaro quando il sig. Nencioni si riferisce alla Redazione e quando al Prof. Pastorelli.

       Grazie, davvero delle sue parole su quel che fa il miscredente Don Alessandro Santoro.

 

      Effettivamente uno che si comporta come quel sig. Santoro, noi credenti lo definiamo, giustamente, un miscredente, però noi non lo avevamo scritto. Grazie di avercelo suggerito.

       Ha ragione lei, non c'è miglior cura della punizione per un'elemento pericoloso come lui, "divoratore di anime", come giustamente dice lei.

 

      Ragionando, sarcasmo a parte, possiamo andare pure d'accordo in qualcosa.

       Peccato che le anime che divora non sono quelle pulite che vorrebbe maneggiare lei.

 

      Come fa a sapere che noi vogliamo maneggiare anime pulite? Né lo può presumere, infatti non siamo preti, come il suo Santoro.

       Ma sono quelle dei "peccatori" che la Verità assoluta della Sua chiesa (mica quella tutta particolare di Santoro) non tollera, non vede, non considera.
Allora perché certi "peccati "mortali", incompatibili con il cattolicesimo (o anche con la morale comune) vengono tollerati se non addirittura coperti quando vengono commessi da chi di quella Sua chiesa fa integralmente parte?

 

      Ci faccia capire: Lei sta dicendo che il Santoro divora le anime dei "peccatori" che la Verità assoluta della Sua [di chi?] chiesa non tollera, non vede, non considera? Poveri peccatori "divorati dal Santoro e non tollerati, non visti e non considerati dalla nostra Chiesa! Però questo lo dice lei, e non risponde al vero. Infatti se pur il Santoro fa strage di anime dando scandalo con le sue eresie e le sue sparate stupide, non è affatto vero che la Chiesa non vede, non considera e non tollera i peccatori. La Chiesa si occupa dei peccatori, vive, opera e prega per essi, per salvarli, per non rendere vano il Sacrificio della Croce. Ciò non implica comunque che debba rinunciare alla Verità. Coprire i peccatori, tutti i peccatori, è una prassi costante della Chiesa: la Chiesa condanna e addita il peccato, ma non il peccatore. Tale prassi poi non esclude la punizione a scopo di correzione e di giustizia. Sono questi concetti elementari che ognun comprende, anche lei: inutile è quindi la salsetta e la solita accusa dei due pesi e una misura.

       Chi è il sodomita (e non solo per l'attinenza tra la parola e l'atto materiale, avrei potuto dire genericamente peccatore, ma i sodomiti li cita proprio lei) tra Don Cantini e un gay qualsiasi? Mi spieghi lei la differenza.

 

      Non conosciamo Don Cantini, ma se Don Gantini è un sodomita (come ci pare di capire) è più peccatore del "gay qualsiasi", e questo perché il peccato di un prete è più grave del peccato di uno "qualsiasi". Questo insegna la nostra Chiesa.

       Provo a spiegargliela io che sono un ateo convinto, la differenza sta nella libertà di scelta. Di scegliere tra bene e male, tra un sesso piuttosto che un altro, tra la volontà di non prevaricare l'altro usandogli violenza.

 

      Sig. Nencioni, lei ci vuole spiegare, ma fa gran confusione.
Che c'entra il suo essere ateo? La differenza tra Don Cantini e un gay sta (secondo lei) "nella libertà di scelta. Di scegliere tra bene e male, tra un sesso piuttosto che un altro, tra la volontà di non prevaricare l'altro usandogli violenza." Tutti, quando pecchiamo usiamo (male) della libertà di scelta tra bene e male; sia Don Cantini che il gay qualsiasi quando fanno i sodomiti scelgono un sesso piuttosto che un altro. Non capiamo però la scelta "tra la volontà di non prevaricare l'altro usandogli violenza"... e cos'altro? Comunque tutto il suo arzicogolare non chiarisce la differenza fra Don Cantini e un gay qualsiasi.

Prevaricare gli altri. Questo si che è un peccato.

 

      Conclusione che esula dalla premessa: non ha niente a che vedere con la premessa, quella della differenza tra....
      Vorrebbe forse dire che prevaricare è peccato, mentre fare il gay non lo è? Forse che Don Cantini è un prevaricatore? Comunque prevaricare è un peccato secondo natura, mentre fare il gay è un peccato contro natura, e i peccati contro natura sono enormemente più gravi. Però non vogliamo essere noi a pesare la gravità dei peccati, è un compito che appartiene a Dio.

       E' un peccato "imporre" agli altri il proprio volere, come fa continuamente la Sua chiesa. Imporre agli altri di non fare col proprio corpo ciò che si vuole.

 

      La Nostra Chiesa non impone, ma predica, e predica che il proprio corpo, tempio dello Spirito Santo, non va sporcato con il fango della sodomia, ma va rispettato e amato. Lei faccia e creda quel che vuole, noi e la nostra Chiesa non le imponiamo niente, le diciamo soltanto come stanno le cose e che poi, fra cento anni, alla sua morte dovrà fare i conti con N.S. Gesù Cristo, sia che lei ci creda, sia che no, e Lui condanna i sodomiti che non si pentono in tempo.

       Imporre agli altri di soffrire quando la morte sarebbe l'unica soluzione possibile.

 

      Se lei non ha un'idea cristiana della vita e della sofferenza, è inutile discutere, comunque nessuno le vuole imporre niente: se si vuole sparare, lo faccia pure, ma l'avvertiamo che se si suicida va all'inferno (sia che ci creda, sia che no) dove le sofferenze più atroci di questa vita, a confronto, le parranno delizie.

       Imporre agli altri il loro orientamento sessuale.

 

      Oggi sono i gay che ci impongono il loro "orientamento sessuale" con rivoltanti cortei o gaypride. Non rivolti la frittata. Noi siamo più dignitosi.

       Imporre agli altri il tipo di unione coniugale.

 

      Le ripetiamo che noi non imponiamo niente a nessuno, ma questo non deve vietarci di professare che crediamo soltanto nel matrimonio cristiano tra un uomo e una donna, non ci deve vietare di professare quello che ci insegna la nostra Fede e la nostra Bibbia: il peccato di sodomia, peccato impuro contro natura, è uno dei più gravi e grida vendetta al cospetto di Dio. Veda Catechismo di S. Pio X, pag 15.

       Per lei e la Sua chiesa sarebbe un pericoloso peccatore anche Gesù Cristo.

 

      Non si allarghi troppo. Noi credenti non usiamo certe sparate che sanno di bestemmia, e N.S.G.C. è il nostro Dio, essere perfettissimo, creatore e Signore del cielo e della terra.

       Provi lei a fare ciò che Don Alessandro Santoro fa tutti i giorni e faccia meno prediche di comodo.

 

      Dio ce ne scampi!
Le prediche le lasciamo al suo Santoro: a proposito, perché lei, diciamo lei, gli dà del Don?!

       Se è vero che oggi c'è molto "anticlericalismo" (lo metto tra virgolette non perchè sia espressione gergale, ma perchè questa è una Sua opinione) si è mai chiesto come mai? Forse perchè la chiesa oggi si immette forzatamente in troppi campi che non le competono.

 

      In parte, ma in parte, lei ha ragione nell'indicare la causa dell' anticleicalismo: se i preti facessero veramente i preti, se i preti si occupassero di anime e non di sindacato, se i preti si occupassero di pace e non di pacifismo... l'anticlericalismo avrebbe minor numero di scuse di manifestarsi. Scuse, perché il peccato altrui non giustica il proprio. Convengo quindi con lei che tanti uomini di Chiesa, troppi direi, non sono per niente buoni, per niente santi e in sfacciata concorrenza coi sodomiti che la Chiesa condanna. Ma tutto questo non giustifica la sodomia.

       Quante scuole volete? Che c'entra il crocifisso con Darwin? Converrà con me che le due cose sono un "attimino" incompatibili....

 

      Francamente. Le scuole le vorremmo tutte. Con il Crocifisso darwin non c'entra affatto: darwin è uno pseudo scienziato, un impostore, il Crocifisso è il Creatore. Convengo che i due sono del tutto incompatibili: l'Uno è l'Immenso, la Somma Potenza, l'altro è la nullità!

       Ma già, è vero, la Verità è una e sola, incontrovertibile, inconfutabile. Fosse per la chiesa cattolica saremmo ancora a pensare che l'uomo è al centro dell'universo, insieme alla terra.....ma per piacere.....

 

      Sì , è vero, la Verità è una, incontrovertibile e inconfutabile. È vero, per la Chiesa l'uomo è il re, il centro dell'universo, ma in una visione teocentrica, dove l'uomo-re dispone di tutto il creato, ma per conoscere, amare e servire Dio. N.S. Gesù ha trasformato il credente in figlio di Dio. Per la Chiesa l'uomo non è una semplice creatura, non è vile materia (come per atei e materialisti), ma un essere composto di anima e di corpo per il quale lo stesso Figlio di Dio si è incarnato e si è fatto ammazzare. Il peccatore (anche il sodomita) per nostro Signore è un tale per cui si è immolato, un tale che, se si converte, occuperà un posto in Paradiso, sarà santo e sarà detto figlio di Dio. Questo insegna la nostra Santa Madre Chiesa, tanto vituperata!

       L'unica strada che oggi, voi cattolici (ma potrei dire voi religiosi ortodossi, parlando anche per islamici, ebraici etc) avete di sopravvivere è quella di aprirvi a ciò che accade intorno a voi, aprendovi ai problemi della gente vera, a svolgere quindi il compito vero per cui dovrebbero vivere istituzioni come il vaticano.
Meno indulgenze ai potenti e più apertura e comprensione ai più deboli.

 

      Per favore, non ci confonda con ortodossi, islamici, ebrei...
      Le assicuriamo che il Cristianesimo è stato sempre attento a ciò che gli accade intorno, aperto ad accogliere quanto c'è di buono e a respingere quanto c'è di male. Quello che dice lei, "Meno indulgenze ai potenti e più apertura e comprensione ai più deboli.", le possiamo assicurare che è stato una costante nella Chiesa, nonostante tutti gli errori dei suoi uomini. La dottrina è questa, anche se gli uomini di Chiesa non sempre l'hanno applicata e seguita: chi più ha ricevuto più deve dare, il più grande si faccia servitore (non per niente il Papa si definisce Servus servorum)

       Certo è che da sempre la chiesa cattolica sceglie bene tra i suoi pastori.... Don Milani non a caso l'hanno spedito a Barbiana...... E lo "pseudo" francescano (non per ordine ovviamente) Don Alessandro Santoro invece senza parrocchia in quel bellissimo posto che sono le "Piagge"........

 

      La scelta dei pastori non spetta a noi, ma agli Ordinari del luogo, cioè ai Vescovi. Se però lei volesse vedere in quelle scelte delle povere vittime alla Don Milani o Don Santoro il nostro parere è senz'altro diverso dal suo: non abbiamo alcuna stima dei due succitati.

       Lei da che altare parla?
Provi a scendere sulla terra e a sporcarsi le mani invece di dire *** (scusi la parolaccia ma ci stava proprio bene).....

 

      Né noi della Redazione, né il Prof. Pastorelli, siamo dei preti, e quindi non parliamo dall'altare. Siamo già sulla terra (per cui non dobbiamo scendere) e cerchiamo di non sporcarci le mani [le mani pulite non sono un diritto esclusivo di Di Pietro] e non usiamo parolacce, perché la volgarità ci disgusta e non ci sta mai bene.

Zaccheo Nencioni

 

Cordialmente, in Gesù, Maria e Giuseppe,
la Redazione

Ps. Un nome una garanzia....il mio...

 

      Garanzia di che?


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